Sontuoso e bevibile il Colleallodole di Milziade Antano
Utilizzato in passato per le celebrazioni religiose, nella versione dolce, il Sagrantino oggi è un vino sontuoso assai rinomato, connotato da una potente dotazione tannica
Esperienze
Intorno a questo vitigno con il grappolo spargolo e l’acino piccolo, ricco di vinaccioli, regnava molta incertezza, a cominciare dalla sua stessa identità. Il lavoro di ricerca e la lunga sperimentazione condotta in tanti anni hanno salvato dall’oblio questo vitigno a bacca nera tipico del Molise
Utilizzato in passato per le celebrazioni religiose, nella versione dolce, il Sagrantino oggi è un vino sontuoso assai rinomato, connotato da una potente dotazione tannica
Introdotto in Italia dagli antichi Greci, il vitigno, appartenente alla famiglia delle Malvasie, si adatta facilmente nelle aree mediterranee, assumendo la fama di vitigno “navigante”. La leggenda ne fa risalire l’esordio al VII secolo a.C., quando un colono greco sbarcò nei pressi dell’odierno Capo Bruzzano, nel comune di Bianco, portando con sé i primi tralci
L'olio extra vergine di oliva ad alto contenuto di polifenoli sarà la carta vincente sul mercato. Presto ci sarà un consumatore pronto a recepire un valore salutistico che sia dichiarato e nel contempo documentato. Il progetto Phenoli Plus di Agridè non nasce però per essere un’operazione commerciale, ma è il frutto di studi scientifici svolti in collaborazione con l'Università degli Studi di Bari. Solo in questo modo sarà possibile valorizzare il claim salutistico in relazione alla shelf life del prodotto
Un vitigno sardo che rischiava l’estinzione è oggi il portabandiera di Ùsini, nel Sassarese. Siamo al centro dell’areale storico del Coros, nel Logudoro. Le uve provengono da un unico vigneto collinare esposto a sud. L’assaggio è tonico e appagante
Secondo l’Istituto superiore di sanità, sembrerebbe proprio di sì. Sono state infatti tracciate le prime linee guida per una sua applicazione pratica. Le evidenze scientifiche ci sono tutte, semmai c’è da osservare che si stanno perdendo le sane abitudini alimentari e viene altrettanto meno uno stile di vita confacente
Da Leonello Letrari a Lucia, e ora Margherita: la storia di una famiglia intrecciata a quella della spumantistica trentina. Il fondatore intuì le grandi potenzialità dei vigneti e del microclima del Trentino per la produzione di spumanti rifermentati in bottiglia, una tecnica ancora poco esplorata, e creò nel 1964 una realtà dedita esclusivamente al Metodo Classico
Al centro dell’attenzione i muretti a secco a sostegno dei terrazzamenti, ma l’appellativo Maixei indica anche il marchio produttivo lanciato nel 2007. Il vino, primo in Liguria a ottenere la Doc nel 1972, dopo oltre cinquant’anni, si trova oggi in ottima forma e, malgrado l’entità molto limitata della produzione, ha consolidato ulteriormente la sua fama
A distanza di tre decadi, l’unione di Pinot bianco (60%), Friulano (30%) e un tocco di Riesling renano (10%) resiste ancora alle insidie delle mode enologiche, continuando a dar vita, vendemmia dopo vendemmia, a uno dei più grandi vini bianchi italiani
Era il 1985 quando si riuscirono a superare le obiezioni della Regione Piemonte, che vedeva nel nome Morro d’Alba un possibile equivoco con la celebre cittadina nel Cuneese. La peculiarità di questo vitigno marchigiano sta nell’uva che, a maturazione raggiunta, tende a fessurarsi lasciando “lacrimare” il succo. Il vino ha sentori di rosa rossa, fiori di lavanda essiccati, confettura di ciliegia e succo di mirtillo
Il vitigno, che prende il nome dal medico e poeta tedesco Justinus Kerner, è un felice incrocio di Schiava grossa e Riesling. Creato nel 1929 in Germania da August Herold, presso l’Istituto di viticoltura di Weinsberg, viene coltivato anche in Austria e Svizzera. Il vino posto sotto la lente fa parte dell’alta gamma Aristos della cooperativa altoatesina
Un nome lungo e articolato, proprio come il suo profilo organolettico, per il Grignolino del Monferrato Casalese della famiglia Accornero, storica realtà piemontese che coltiva la vite sin dalla fine dell’Ottocento, dando risalto ai due grandi vitigni del territorio: Barbera e Grignolino
Una Doc ante litteram, la prima nella storia dell’enologia mondiale, quella con cui Cosimo III de’ Medici sanciva l’imprescindibile corrispondenza fra una denominazione e il suo areale di produzione. A Poggio a Caiano Mauro e Silvia Vannucci valorizzano gli stessi vitigni già presenti in zona nel Settecento
Campobello di Licata è un piccolo comune della provincia di Agrigento, con una storica tradizione vitivinicola messa a dura prova dall’avvento della fillossera nella seconda metà del XIX secolo. Il progetto della famiglia Bonetta, avviato nei primi anni Duemila, si propone di dare nuova linfa al glorioso passato. […]
La presenza delle enoteche in Italia è sempre più diffusa. Nel 2023 ne risultano registrate sette mila e trecento, e sembra che il trend sia in continua crescita. Le oleoteche, per contro, sono presenza rara. Il vino - è evidente a tutti - vince nettamente sull’olio. Eppure gli extra vergini del territorio, in particolare quelli certificati Dop o Igp, avrebbero proprio bisogno di uno spazio dedicato
Madri Leone è un’azienda al femminile dedita alla valorizzazione dei vitigni pugliesi e al mantenere viva la memoria di donne del passato che si sono distinte per coraggio, spirito d’iniziativa o amore verso il prossimo. L’etichetta richiama l’abbraccio indissolubile che per millenni ha legato Delia e suo figlio con l’immagine di una mamma amorevole nell’atto di proteggere la sua creatura