Economia

Cosa fa l’agente vigilatore per tutelare gli oli Dop e Igp

Intervista a Giorgio Lazzaretti. Sui social, nei siti web e in market place si assiste spesso alla commercializzazione di oli presentati attraverso un’origine locale ma senza che sia garantita provenienza tracciabilità, qualità e autenticità. Per contrastare tali fenomeni di usurpazione, imitazione o evocazione delle attestazioni di origine, diventa fondamentale l’attività di vigilanza. Ecco, nel dettaglio, in cosa consiste tale operazione di controllo con (oppure senza) la qualifica di pubblica sicurezza

Luigi Caricato

Lo stato del comparto oleario al 30 novembre 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base di quanto riportato nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 20.188, mentre sono in tutto 158.845 tonnellate in giacenza con un incremento del 51,7% rispetto al 31 ottobre scorso (104.740 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-11,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


L’identità del prodotto olio sugli scaffali della Gdo

Al supermercato domina il disordine visivo, quando si è davanti al reparto oli. Tutti gli sforzi che le aziende compiono per distinguersi vengono vanificati da una cattiva gestione nella sistemazione delle bottiglie, secondo il food designer Mauro Olivieri. Eppure, come sostiene l’architetto e designer Alessia Cipolla, si dovrebbe aiutare il consumatore a scegliere ciò che gli serve e sta cercando. Si riuscirà a progettare uno “scaffale parlante” degli oli?

Olio Officina


Una nuova distribuzione moderna. Da punto vendita a point of education

Intervista a Giorgio Santambrogio. Secondo il ceo del Gruppo VèGè, nonché vicepresidente di Federdistribuzione e di Retail Institute Italia, occorre andare al di là della vecchia dizione di Grande Distribuzione. Non è un caso che molti retailer oltre ad avere diverse linee di marche del distributore spesso producono autonomamente intere categorie merceologiche. Già  ora, ma sempre di più domani, il cliente vorrà scegliere l’insegna di riferimento in base all’empatia valoriale che si riuscirà ad avere con l’insegna di riferimento

Luigi Caricato


Lo stato del comparto oleario al 31 ottobre 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base di quanto riportato nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 19.836, mentre sono in tutto 104.740 le tonnellate in giacenza, con una riduzione del 4% rispetto al 30 settembre scorso (109.081 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-26,3%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Una vorticosa discesa dei prezzi per l’olio

Non solo in Italia, il mercato segna un sensibile ribasso ovunque, e in particolare in Spagna, Portogallo e Grecia. Ma cosa succede all’estero? In Tunisia, attraverso l’Office National de l’Huile, sono state messe in atto misure eccezionali. Intanto la Turchia, che nel frattempo ha liberalizzato del tutto le esportazioni, inizia a presentare le proprie proposte

Adriano Caramia


Lo scaffale degli oli al supermercato visto dai designer

Rispetto al passato l’olio extra vergine di oliva ha guadagnato molto più spazio. Dalle poche referenze di extra vergini dei decenni scorsi si è arrivati ad averne anche cento e più, con tante proposte differenti e ben sfaccettate. Qual è il parere dei designer? Come si presentano gli scaffali degli oli extra vergini di oliva ai loro occhi? Come è possibile valutare l’attuale collocazione degli oli?

Michelangelo Petralito


La politica agricola in una nuova governance dell’Ue. Scenari possibili

In base ai numeri dell’agroalimentare, l’Unione europea è la prima “potenza” agricola del mondo, ma resta di fatto un “nano” politico. Ecco allora la necessità di dibattere intorno alla Pac. Con tante domande. La politica agricola dovrà essere uguale in tutta l’Unione? Come ripartire le competenze tra le due sovranità in base a criteri di efficienza e di efficacia e al principio di sussidiarietà? Prepariamoci, fornendo alcune prime risposte

Alfonso Pascale


Cosa ci racconta l’Ismea della campagna 2024/2025

Le prime stime produttive indicano un aumento dei volumi mondiali rispetto ai 2,5 milioni di tonnellate dello scorso anno. La stima dei 3,1 milioni di tonnellate collocherebbe i volumi della nuova olivagione in linea con la media delle sei campagne precedenti, seppure risentano della scarsità delle ultime due. Sono in recupero tutti i principali paesi competitor, Spagna in testa, a eccezione dell'Italia, la quale con le 224 mila tonnellate previste, la collocano attualmente addirittura al quinto posto nel ranking mondiale

Olio Officina


Iscriviti alle
newsletter

Lo stato del comparto oleario al 30 settembre 2024

Secondo i dati forniti dall'Icqrf, sulla base dei dati contenuti nei registri telematici dell'olio, gli operatori del settore risultano pari a 19.850, mentre sono in tutto 109.081 tonnellate in giacenza con riduzione del 28,6% rispetto al 31 luglio scorso (152.690 t). Le giacenze di olio sono inferiori (-29,2%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Olio Officina


Arrivano i tanto attesi dati della nuova olivagione in Spagna

La Giunta dell’Andalusia stima in tutte le sue province, con in testa Jaen, una produzione di poco più di un milione di tonnellate. Considerando le previsioni delle restanti aree olivicole del paese, la nuova campagna olearia 2024-2025 si aggirerebbe intorno a un poco più di un milione e 300 mila tonnellate di oli da olive. Bisogna tuttavia ricordare che si tratta solo di stime, seppure effettuate con grande rigore

Adriano Caramia


Le Dop Olearie? Non un punto di arrivo ma di partenza

Intervista a Simone Padovani. Per affrontare il tema degli oli dall’origine certificata, abbiamo incontrato il presidente del Consorzio di tutela dell’olio Dop Garda perché a nostro giudizio rappresenta un unicum nel panorama nazionale. Le sue riflessioni sono utili a tutti perché dopo tanti anni dall’ingresso in scena delle attestazioni di origine è giunto il tempo di raccogliere i frutti di uno strumento operativo tanto prezioso quanto sempre più necessario

Luigi Caricato


Le aziende olearie debbono puntare sullo sviluppo sostenibile

Intervista al professor Francesco Lenoci. Tutti parlano di sostenibilità, ma il termine più corretto è “sviluppo sostenibile”. Ci si è resi conto di quanto sia necessario cambiare processo e passare da una economia lineare a una economia circolare. In tutto ciò, il bilancio di sostenibilità diventa un prezioso strumento per alimentare commendevolmente il dialogo con clienti, fornitori, istituzioni e società civile. E le aziende olivicole e i frantoi? Possono essere competitivi in presenza di margini reddituali adeguati, associati a una struttura patrimoniale equilibrata e a una corretta struttura finanziaria. Ma non basta

Luigi Caricato


Nani o bambini? Dop e Igp dell’olio a un quarto di secolo dalla loro comparsa

Volgendo lo sguardo tra passato, presente e futuro, le indicazioni geografiche olearie non hanno mai trovato terreno fertile tra i consumatori.  Poco è stato fatto per favorire la diffusione di una cultura della differenziazione. Tante le criticità irrisolte. Presentiamo l'analisi del direttore di Ceq, Consorzio extra vergine di qualità, e Unifol, Unione italiana famiglie olearie

Mauro Meloni


Non scivoliamo sull’olio. Strategie per valorizzare gli extra vergini nel retail

Qual è il valore del prodotto simbolo dell’Italia per i consumatori? Non è da sottovalutare la formulazione di questa domanda, vista da questa prospettiva, dalla parte di chi acquista. A Sciacca un grande appuntamento, in collaborazione con le riviste Mark Up e Gdoweek, per il progetto ATS Olio Bono di Sicilia. Tre giorni di incontri e approfondimenti

Olio Officina